ma
- Ma.
- (Accompagnato dall’oggetto a cui si riferisce) Mio, mia, miei, mie.
- Mamma.
- Con m raddoppiata, è un equivalente di beh, bah, che vogliamo farci, no comment.
macàri Anche, pure, inoltre, nientemeno. Macàri macàri Equivale a dire “Probabilmente anche di più”. Viri macari Non ti basta? Più chiaro di così?
maccarrùni
- Maccherone. Spreg. Buono a nulla.
- Euphorbia cyparissias e altre varietà simili.
maccia Albero.
maccu Fave sbucciate cotte, che divengono cremose, come un purè.
màchina Macchina, automobile, dispositivo. Machina parlanti Grammofono.
magnu
- Numeroso, di gran quantità.
- (Preceduto da articolo determinativo) Maggior parte.
maiàra Zingara, indovina, maga.
maiarìa Maleficio, fattura, maledizione.
maiazzé Magazzino.
maìdda Vasca rettangolare di legno, con sponde basse, usata per impastare la farina.
maiu
- Maggio.
- Glebionis coronaria, precedentemente denominata Chrysantemum coronarium. A Modica, come in altre città, si usava raccoglierne il primo maggio per adornare la casa o farne collane; bisognava andare di mattina presto, altrimenti “ci cacava a musca”, o “a veccia”.
malaccriatu Osceno.
malafrìscula, malafrùscula Esseri soprannaturali che si aggirerebbero per le campagne nelle ore più calde del giorno in cerca di vittime. Spauracchio utilizzato per far riposare i bambini nel primo pomeriggio (es. unn’ a’ gghìr’ a ’stura ca cci su’ i malafrùscula). Altrove si invocano i majari ro filuvèspiri o filinòni. L’etimologia di filinona, che nel siciliano indica la siesta, il riposo pomeridiano, oltre che far riferimento al greco philos, amante, affezionato dell’ora nonna, può essere collegata a Filinoni inteso come figura leggendaria che “invitava”i bambini ,nelle ore pomeridiane, a rientrare a casa per fare silenzio e permettere il riposo. In questo senso sarebbe un sinonimo di malafrìscula.
malascèrri V. cerri.
mali Male. Per antonomasia: tumore.
mamà Mamma.
mammadràia (Lett. mamma drago) Matrigna. Spauracchio per i bambini.
mammànicu V. marmànicu.
mancarùsu Mancino.
manciacìnu Prurito.
mancianichèi Dispettoso.
manciàri Mangiare. Manciànnu manciànnu si fanu muddìchi Per indicare che certe azioni comportano degli inconvenienti.
manciatàriu Ingordo.
manciùgghia Guadagno illecito.
mancu Nemmeno. In fine di frasi interrogative, esprime cedimento innervosito: Scruvèdditi, mancu? Rovinati, vai pure in malora, ma poi non prendertela con me. Mancu tu mi pari! (Lett. Neanche tu mi sembri!) Non mi sembri tu (da come ti comporti)! Non ti riconosco! Mancu ti susi e u iuti? Non ti sfiora la mente che invece potresti alzarti e aiutarlo?
maniàrisi Affrettarsi. Maniètti Affrettati. Da alcuni usato come avverbio: Maniètti pattì, Pattì manietti Subito partìi, Partìi in fretta.
maniatìna Intervento umano, manipolazione.
manìcola Cazzuola.
maniètti V. maniarisi.
mànnara, mànnira Ovile. Gregge. Casa ’a mànnira La casa che era dedicata alla fabbricazione dei latticini.
Cani ’i mànnara Razza canina tipica di Sicilia.
mannarigghiùni (o mannarùni) V. cuncumèdda.
mansu Mansueto.
manu Mano. Manu ritta Destra. Manu totta, manu manca Sinistra. Manu manu! o Caura a manu! (Lett. Calda la mano!) Presto, velocemente. Manu manuzzi Batti batti le manine. Pigghiàri manu Iniziare la giornata lavorativa. Luàri manu Finire la giornata lavorativa.
manuèdda Bastone con terminazione piatta adoperato nella fabbricazione del formaggio.
manziònna Vento da sud.
manzuonnu Mezzogiorno.
maravigghiusu Strano, impressionante, detto spec. di persone nate con gravi difetti fisici.
maravizzu Gheppio (Falco tinnunculus).
màrgiu Terreno paludoso. Termine molto raro all’origine del nome di alcune contrade del modicano: Pont’ e Màrici, Margione.
Pont’ ’e Màrici
màriu (Da magro, detto della carne) Senza o con poco grasso.
Maria! Esprime meraviglia, sorpresa, o intensifica il senso della frase.
màriciu V. margiu.
marmànicu Folle.
marravàru V. ammarravàru.
marredda Gomitolo.
marrùgghiu Manico in legno di attrezzi da lavoro.
marrunàta Errore madornale.
Marza Toponimo di una spiaggia. Chi sta’ spittannu l’autabbùssu ra Mazza? (Lett. Stai aspettando l’autobus per la Marza?) Stai aspettando l’autobus che non passa mai?
masannò Se no, altrimenti. Masannò masannò Forse anche meno, forse anche più.
masciddàta (Lett. mascellata) Schiaffo.
mascu Bomba da fuochi d’artificio o cannoncino per lanciarla. Scappau comu ’n tapp ’i mascu È scappato di scatto come il tappo di chiusura di tale bomba.
masculìnu Acciuga.
massa Titolo preposto al nome di chi è massaro.
masticògna Carlina acanthifolia.
mastredda Vasca di forma simile alla maidda, adattata per la fabbricazione del formaggio.
matacòna
- Donna robusta.
- Zappa.
materia Sebo misto a globlui bianchi che fuoriesce in seguito alla rottura di un brufolo.
matràzza Materasso. Bongi bongi scassamatràzzi (da alcuni modificato in scassabuàtti) Esprime ridicolizzazione di chi è obeso.
Matta Malta. A pìgghil’ a Matta.
mattrìa Matrigna.
mattièddu Martello. Mattiedd’ a testa (Lett. Martello a testa) Sorta di bipenne, ma più robusta, con manico più corto e uno dei tagli con profilo obliquo, per lavorare la pietra.
màttila
- Scodella.
- Nel gioco del 7 e mezzo, re di denari, con valore simile al jolly.
mattirìa Martedì prossimo o scorso.
mattri Madre. Usato anche come esclamazione di meraviglia o paura, spesso seguito da mia, Mattri mia! Mamma mia!
matriàli
- Materiale di risulta.
- Rozzo, rustico, villano.
Mautìsi (Cognome) Maltese.
Mazza V. Marza.
meccu Stoppino.
Menu Carmelo.
menzarànciu Pentola grande di rame. A patedda ci rissi o menzaranciu nun mi tuccari ca ti tinciu.
mèri V. ammèri.
mèusa
- Milza. Mèusa modda Detto di chi ha modi di fare lenti.
- (Forse da mènza, per metà faccia) Schiaffo. Il termine è usato con questo significato da Giovanni Meli (1740-1815) nella sua farsetta Li Palermitani in festa, scene II e V.
miàtu, miàti
- Beato. Miat’iddu Beato lui.
- A seconda, secondo. Miàti comu ci pigghia (Lett. In base a come gli prende) Secondo il ghiribizzo.
- Canale per convogliare l’acqua piovana nella cisterna.
miecchirirìa Mercoledì prossimo o scorso
miènnila
- Mandorla.
- Gesto delle fiche.
mìfra, mìfira V. mìzzica.
mìgghiu Miglio. Si viri ’i tri migghia luntanu Si vede da lontano tre miglia.
milicùcchi Bagole (Celtis australis). Altrove detti favaràgghi. Un antico gioco consisteva nel tenere n’uoss’ i milicuccu sospeso in aria soffiando in una canna su cui era stato praticato un piccolo buco apposito.
milìddi Biscotti aromatizzati con semi di finocchio e vino. In altri paesi, anche vicini, possono indicare invece alimenti completamente diversi.
mina (Altrove detto minaturi) Bastone di canna con strisce di scupata all’estremità, adoperato per rimestare la ricotta, per evitare che si bruci sul fondo della caurara.
Milìna Carmela.
Mimmu Domenico.
minàri
- Rivoltare l’impasto di farina sotto il briùni, in modo che venga scaniàtu.
- Rimestare la ricotta con la mina.
- Masturbare, riferito ai maschi. Fig. oziare, sprecare il tempo inutilmente.
mìncia Minchia.
minciulùni Fontanile, risorgiva, ovvero getto d’acqua che ritorna in superficie dopo un percorso sotterraneo (es. u minciulùni ri Natali presso c.da Margione a Frigintini)
minciunarìa
- Minchiata.
- Minchionaggine. Tutta a spirtìzza c’iu a finiu a minciunarìa.
- (Escl.) Minchia!
miniminàgghia Indovinello.
minna Mammella.
minnàri (Altrove sminnàri, dal latino menda, imperfezione, difetto, macchia) Guastare, rovinare, danneggiare.
minnittiàri (Altrove sminnittiàri, da minnìtta, vendetta) Sbrindellare, danneggiare.
minzàstra Metà strada.
miràrisi Specchiarsi.
mirè, miremma Anche, pure.
mìschicci Esclamazione eufemistica, Minchia!
mischìnu (Esclamazione di compassione) Poveretto.
mìsira, mìsra V. mìzzica.
missagghièri Intermediario nella combinazione di matrimoni.
mìzzica Esclamazione che esprime stupore, sorpresa, ammirazione. Varianti: Mìfra! Mìfira! Mìsra! Mìsira!
mmaràzzi Roba, cose, beni.
mmarravàru V. ammarravàru.
mmarrùgghiu V. marrugghiu.
mmazzacàni Grossa pietra.
mmìria Invidia
mmiriatùri Attrezzo per il telaio da tessitura.
mmiriòchili (Da mediocre) Non male.
mmissiòni (Da immersione) Latte di mandorla realizzato a mano.
mmota Rintocco.
mmuccialuòru V. muccialuòru.
mmunnàri V. munnàri.
modda Molla. Attrezzo per prendere tizzoni.
Mommu Girolamo.
motti
- Morte. Motti a tia e saluti o pattruni (Lett. Morte a te e salute al padrone) Augurio in occasione di macellazione di animali. Motti subbitània ca mi carricassi! Potessi morire di morte subitanea! Su comu a motti co gnuranti Dibattono all’infinito senza capirsi e senza mai approdare a nulla.
- Mantide religiosa.
mpa’ Preposto a nomi, sta per cumpàri.
mpagghiuccàti Dolcetti a base di farina e miele, disposti su foglie di limone o d’arancio.
mpagnuccàti V. mpagghiuccàti.
mpampu (Forse corruzione da babbu) Sciocco, stupido.
mpanàta Pastizzu di forma più piccola. Cu n’appi n’appi re m’panati (o cassati) ’i Pasqua (Lett. Chi ne ebbe ne ebbe delle mpanati di Pasqua) È finita la pacchia.
mpanatura Filettatura di una vite.
mpanatùri (Nel gergo dei panettieri) Tavolo dove si fa il pane.
mpannizzàri Stropicciare, spiegazzare.
mpara Pariglia, fila, serie.
mparari Insegnare. Se usato in modo riflessivo: Imparare. Prima t’amparu e puoi ti pieddu Prima t’istruisco e poi ti perdo. Nun nasciemu ’mparati Non nasciamo istruiti.
mpasturàri Impastoiare.
mpàzzica, mpàzzamaca Forse, non sia mai che, potrebbe darsi il caso che.
mpìccica (Da mpiccicàri, ampiccicàri) Piccolo lavoro, piccola riparazione, di muratura.
mpigna Faccia, fisionomia.
mpìnciri (Dal latino impingere, urtare, sbattere contro) Detto di oggetti che, nel movimento della loro corsa, si scontrano con una sporgenza o altro piccolo impedimento. Corrisponde ad inciampare, ma riferito per lo più a oggetti.
mpràzza (Da braccia. Riferito spec. al tenere i bambini) In braccio, in grembo, sulle gambe.
mprinàri Detto di animali, Ingravidare o diventare gravida. Volg. Fregare, fottere.
mprògghia Oggetto generico estraneo di dimensioni molto piccole.
mprogghi Biancheria.
mpruògghiu Imbroglio.
mpurrùtu (Di persona) Basso (quanto un porro).
mpusàri Fare la spia riguardo ad una persona.
mucàri Ammuffire. A tàula ca u pani muca Espressione scherzosa per affrettarsi a mettersi a tavola. Avìri a testa mucata Avere modi di pensare contorti, scorretti. Se nun ci muca Se non troverà pretesti per dimenticarlo, per mancare alla promessa.
muccialuòru Nascondino.
mucciàri V. ammucciàri.
mucìdda Micetta.
mucùmi Muffa.
muddùra Rugiada.
mugghèri Moglie.
mugnu Monco.
mula Mula. Mula manza attàcchila cutta. Aviri i vizi ra mul’e Vasili (Lett. Avere i vizi della mula di Basile) Essere capriccioso, viziato.
mulùni Anguria. Muluni ‘i ciauru (Lett. Melone dal profumo) Melone giallo.
munachedda
- Telaio semisferico composto con asticelle piatte di legno; sotto di esso si poneva lo scaldino e si sistemava tra le lenzuola per riscaldare il letto. Altrimenti vi si poneva biancheria da asciugare.
- Mensola portaoggetti in muratura realizzata in alto, all’angolo di una stanza.
mùnciri Mungere. Ca gghir’a munciri i vacchi? Detto scherzosamente a chi si propone di alzarsi la mattina presto senza apparente motivo.
munìdda Micetta.
munnàri (Da mondare) Sbucciare.
munnìu Mondello, Unità di misura di superficie o volume. Superficie: pari a circa mq 272,85289, pari cioè a 2 centiare e 72 centesimi circa, ovvero ancora circa 1/4 di ara. Volume: 4,29 litri.
munnu Mondo. Munnupessu (Lett. Mondo perso) Luogo sperduto.
munzièddu Mucchio.
muòddu
- Molle
- Paralitico.
muòlitu Parallelepipedo di legno usato per conferire forma al formaggio.
muònciu Molle, flaccido (cfr. italiano mogio)
muòrivu Muco nasale.
muossu Morso. Un’ o muossu e ghetta l’uossu Speditamente, uno dopo l’altro.
muottu Morto. Motto, detto. U muott’anticu Il proverbio, il detto antico.
muràgghiu Deposito di pietre in mezzo a un terreno, in forma di montagnola. Cunigghiu a muragghiu Detto di situazione senza via di scampo, in riferimento al coniglio che, rifugiatosi tra gli anfratti di un muragghiu, non ha via di scampo perché il cacciatore lo stanerà servendosi di un furetto.
murìna Mammelle della mucca.
murìsca
- Varietà di olive che con la maturazione diventano nere, more, da cui il nome.
- Antico modello di chiave da serratura più grande del solito.
murùdda (Da mirùdda, midollo) Cervello. Utàrisi u cupiècciu ra murudda (Lett. Rigirarsi il coperchio del cervello) Riflettere intensamente, scervellarsi.
musca Mosca. Avìri a musca Detto di animali infestati da un insetto che penetra nella loro pelle, vi si insedia e li rende particolarmente irritabili per il fastidio che ne provano. Fig. detto di persona irritata. Ogni fichitiedd’ ’i musca è sustanzia.
mussàli Museruola.
mustacciùni Sberla.
mustàta Mostarda.
mustazzòla (Prob. da mosto, usato in una variante della ricetta) Biscotti siciliani a base di farina e miele.
muttìdda Mirto. Apprezzata la varietà di Noto, gialla e dai chicchi più polposi.
muttificàri (Da mortificare) Rimproverare aspramente.
muzzicàri Mordere. Mùzzica a ’n sutta Traditore, subdolo, che sferra colpi bassi.
muzzicùni Morso. Mi fai pigghiari i canni a muzzicuna Mi fai disperare.
mùzzu Nell’espr. A muzzu A caso.